All’inizio si dice:
“Madonne, Messeri
e voi tutti che da cento contrade qui venite
per desiderio de amore de canto e de letizia,
l’antica Assisi ve saluta:
Returnata è Primavera!”
La notte tra aprile e maggio, quando compare Madonna Primavera – simbolo dell’eterna gioia di vivere, pallida come un cigno sul verde dei prati e illanguidita dalla stanchezza del cielo – la Magnifica Parte de Sotto celebra il Calendimaggio.
Sulle mura e sulle porte, alle finestre di ogni casa, la Parte si è imbandierata di vessilli, ma gli orifiamma di rosso splendente, rosso il colore dell’amore, fanno brillare e palpitare la Magnifica di contro al verde antico dei cipressi, alla quiete silente dei giardini, al pacato chiarore degli olivi.
E’ un sogno!
Tanta gente in costume medioevale dai mille colori anima le vie, le piazze, i vicoli.
Sembra fuggita dagli affreschi di Giotto, sfuggita alla fantasia del suo pennello…
I Partaioli sembrano invecchiati di secoli.
La Parte si trasfigura in un angolo di medioevo vivificato da giullari, musici, cantori, nobili e popolani, dame e cavalieri. Tutti vestiti di splendidi costumi e avvinti dal medesimo spirito, da una passione viscerale di cantare l’amore.
Al calar della sera, alla luce calda e ammaliatrice di torce e fiaccole, si svolgono nel quartiere più suggestivo della nostra Parte le rievocazione di vita medioevale: una rappresentazione teatrale ambientata in una scenografia naturale di vicoli, archi, piazzette, giardini. Una storia dotta e popolare a un tempo ricrea la vita con mercati, botteghe di artigiani, taverne, bordelli, ambienti domestici… ed è in questo magnifico quadro che recitatori e comparse – sempre tutti attori!! – si muovono avvolti da musiche corali e strumentali, narrano di amori, tradimenti, liti, riappacificazioni, drammi spirituali, gaiezza goliardica, accadimenti che si concludono sempre con l’esaltazione del rinnovato miracolo della Primavera.
Nel pomeriggio centinaia di figuranti con meravigliosi costumi animano la Piazza con coreografie, macchine scenografiche, melodie musicali e interpretano l’amore, la bellezza della vita, il trionfo della natura.
A sera, di nuovo, i cortei giungono nella Piazza alla luce di torce, torcioni, cerchi e palle di fuoco per raccontare una storia di musica, d’amore, di fuoco ardente, ma soprattutto per fare da cornice all’evento per cui la Festa è nata: l’esibizione del magnifico coro per celebrare la nascente Primavera, l’amore, la gioventù.
…ed in fine si dice:
“…finché Primavera verrà e farà nascere Amore
‘sta città vivrà, ‘sta festa sarà bella!”