La Magnifica Parte de Sotto torna alle origini: sullo stemma i merli ghibellini

La Magnifica Parte de Sotto torna alle origini: sullo stemma i merli ghibellini

ASSISI, 12 ottobre 2020 – Thomas Eliot ebbe a dire: “La tradizione non si può ereditare, e chi la vuole deve conquistarla con grande fatica”. La Parte de Sotto, di contro, avendola a suo tempo ereditata, l’ha invece riconquistata, con grande fatica, dopo 20 anni. Stiamo parlando dello Stemma di Parte, la gloriosa Torre, che è tornata a fregiarsi dei suoi merli ghibellini, tornando ad essere il gonfalone che fu dei nostri padri e i nostri nonni, una volta per tutte, in quanto a novembre, per la prima volta, lo stemma di Parte e quelli dei Rioni (anche essi torneranno ripuliti dalle varie modifiche subite negli anni), verranno registrati presso un Notaio.

Nello Statuto del Calendimaggio del 2000 i suddetti merli (per motivi a me non noti) – scrive Prospero Calzolari – furono modificati in quelli guelfi (ossia quadrati e non più a “coda di rondine”) anche se nel 1988 apparve per la prima volta un abbozzo in tal senso. È bene precisare che qui non si tratta di rinfocolare le passate contrapposizioni tra guelfi e ghibellini che nulla hanno a che vedere con la nostra festa, la quale non nasce nel 14° secolo ma nel 1954. È in questo anno, infatti, che Bruno Zucchi, Priore della Magnifica Parte de Sotto, passando per Piazzetta Garibaldi – a pochi passi dalla sua abitazione in via Fontebella – ebbe l’illuminazione di gettare l’occhio al di sopra del portone d’ingresso del palazzo Fiumi-Roncalli, nella cui chiave di volta spicca lo stemma di famiglia: la Torre coi merli ghibellini!

Così il nostro Priore la presentò ufficialmente il 3 marzo dello stesso anno nella sede dell’Azienda Autonoma del Turismo, un tempo luogo di riunione dell’allora Brigata del Calendimaggio. Due anni fa vennero raccolte 200 firme di partaioli a favore del ritorno allo stemma originale, ma varie vicissitudini impedirono il concretizzarsi dell’istanza. Oggi, grazie al Priore Maggiore Simone Menichelli (tra l’altro uno dei firmatari della suddetta petizione), ciò è stato possibile. Infatti, giovedì 1 ottobre 2020, nella sala del palazzo del Monte Frumentario, l’Assemblea di Parte ha votato all’unanimità (3 astenuti, nessuno contrario) il ritorno allo stemma originario della Parte de Sotto e, tralasciando l’inevitabile soddisfazione per l’esito raggiunto, personalmente considero questo risultato soprattutto un rispettoso omaggio a coloro che hanno un tempo creato questa festa e a tutti coloro che versarono lacrime di gioia o di delusione all’ombra di quella Torre, quella che il nostro Priore del 1954 ci consegnò allora per tramandarla ai nostri nipoti ed oltre…”.

La decisione, a cui il Priore Maggiore Simone Menichelli e il Consiglio della Magnifica lavoravano da tempo, è stata votata ed avallata nell’assemblea tenutasi giovedì 1 ottobre. Così il Priore Maggiore Simone Menichelli: “Felice e soddisfatto per la decisione, una decisione che mi sta a cuore, la storia  oggettiva della nostra Parte va preservata e rispettata”.